Diamo un tono a… Kenwood TS-711E – TS-811E

Diamo un tono a… Kenwood TS-711E – TS-811E

Dicembre 3, 2020 3 Di Ciro De Biase
Livello di difficoltà    

Tra  tanti modelli di radio prodotte a fine anni 80  questo a cui sottopongo l’attenzione peccavano di una mancanza, che negli anni in cui sono state prodotte non era di grande utilizzo nella schiera hamradio. L’opzione CTCSS tone. Nella versione  “A”,  come spesso accadeva, era istallata di serie, mentre nella versione “E” era proposta come opzionale, ad un costo in termini di vecchio conio, di circa 200.000 Lire . Costo giustificato dal fatto che in allegato alla schedina vi era una piccola etichetta da sostituire al frontale opportunamente serigrafata con l’aggiunta della funzione TONE.

A distanza di anni vi sono tanti esemplari ben  trattati che assolvono egregiamente al loro dovere, e non hanno in termini di prestazioni nulla da invidiare ad apparati più giovani della stessa fascia. Ragione che mi ha spinto a progettare questa scheda rispettando una premessa, che il tutto dovesse funzionare senza inficiare sulla originalità dell’apparecchio. Quindi il fine era quello di sfilare la schedina che emetteva il vecchio BURTS a 1750 Hz e infilare nello stesso alloggio previsto da casa madre, una schedina che emettesse i 38 toni visualizzandoli sul display per le impostazioni.

Come prima manovra da eseguire vi è da impostare il modello di radio, quindi TS711E migra verso il modello A. Al momento premendo il tasto T , la radio si pone in TX ed emette la nota a 1750 Hz, invece deve restare in RX ed aggiungere una T sul display segnalando che il tono encoder è impostato. Situazione che otteniamo modificando la disposizione di una fila di diodi  presenti sulla Digital-Unit proprio sotto alla CPU.

La serigrafia è ben visibile da D30 a D34, la figura in alto per individuare la posizione. Per l’impostazione della fila di diodi bisogna far capo alla tabella sottostante:

DiodoTS-711TS-811 *
D30NoPresente*
D31presentepresente
D32NoNo
D33presentepresente
D34Nopresente
Tabella dei Diodi

*  NB. In alcune versioni di TS-811 la disposizione dei diodi cambia in base alla versione software presente  nella radio  bisogna effettuare  prove (D30 in alcuni modelli va tagliato).

A seguito di prove effettuate su varie versioni di TS-811E ( modello UHF ) si è reso necessario disporre la fila diodi come nella figura sottostante.

Fila diodi TS-811E

Questa condizione imposta la radio in versione USA imponendo lo shift a +-5000 , situazione risolvibile, nell’utilizzo di ponti ripetitori locali con scostamento +- 1,6 Mhz, utilizzando la funzione SPLIT .

Impostando su vfo-a la frequenza RX e su vfo-b la frequenza TX+tono, attivando la funzione SPLIT durante la trasmissione la radio scambia il vfo da A a B ed ecco ottenuto il risultato.

Purtoppo la casa madre ha imposto delle condizioni non modificabili dall’utente, in base al paese di destinazione dell’apparecchio, condizioni tali che a distanza di anni è possibile “driblare” in questi modi.

La foto indica la  fila di diodi. (TS711)

Inutile accennare che la modifica va fatta a radio spenta e saldatore con punta adeguata.

Dopo aver configurato la matrice di diodi, si passa all’istallazione della scheda toni che andrà montata sul lato destro al posto della schedina BURST 1750.

Si procede con la rimozione della schedina 1750 , individuabile facilmente , con il connettore bianco a 4 poli fissata con una vite , svitando questa ultima si estrae facilmente dalla sua sede.

La foto mostra la schedina da eliminare

La scheda control unit dovrà essere ribaltata in avanti svitando tutte le viti presenti sul piano e anche le due poste di lato che fissano l’aletta di raffreddamento , scollegare i due connettori bianchi accanto allo stadio finale , in modo tale da consentire  il ribaltamento . Vanno individuate le piazzole dove sono saldati i pin della vecchia scheda 1750 , inizialmente rimossa , dissaldare con la dovuta delicatezza sia i pin accennati che quelli accanto , come mostra la figura in basso ( N B lo stampato è delicato ) Le piazzole vanno liberate dallo stagno .Suggerisco di prestare particolare attenzione a questa manovra in quanto le piazzole in esame sono molto delicate. Quindi si inserisce la striscia di contatti DIP e si provvede alla saldatura.

Scheda ribaltata per la dissaldatura
La figura indica dove dissaldare liberando le piazzole dallo stagno evidenziate dal riquadro rosso
La figura mostra come si presenta la scheda dopo la fase di dissaldatura
Il DIP saldato sulla scheda

Una volta saldato il connettore DIP, come mostra la foto in alto, riporre la scheda control-unit nella sua sede e rimettere ogni vite , innestare i due connettori bianchi accanto allo stadio finale .

Per la impostazione del tono bisogna aggiungere un pulsante , soluzione da me adottata , sul retro della radio accanto al trasformatore di alimentazione, trovate un tappo di plastica che copre un foro per un’altra opzione, un piccolo foro all’interno del tappo rende l’istallazione pulita e non va a invadere  “l’originalità “ dell’apparecchio (non amo forare i cover come spesso fanno … ) .

La foto mostra una soluzione possibile

Il pulsantino, con due fili lunghi circa 20 cm si collega come mostra la figura sottostante:

Un filo saldato sulla piazzola accanto alla R88  e l’altro sull’anodo di D26

Dopo questa fase innestare la schedina nuova nel connettore DIP fissandola con la vite precedentemente tolta , evitando di sfalsare i contatti , quando la scheda è innestata in modo corretto il foro di fissaggio combacia perfettamente.

La scheda da inserire.
La foto mostra come si presenta la scheda a montaggio ultimato

Richiudere il tutto e alla prima accensione , tenere premuto il tasto A=B  per effettuare il reset.

Per inserire il tono basta premere il tasto T presente sul frontale, Nel display a conferma dell’avvenuto comando apparirà una “T”.

Per impostare la frequenza del tono bisogna premere il tastino fissato sul retro Il display indicherà il tono attuale , per selezionarlo rotare la manopola di sintonia.

Al tono desiderato premere il tasto T  per  impostare il tono.

Tutte le funzioni impostate si possono memorizzare al fine di facilitare l’utilizzo successivo.

Condivido il manuale in lingua Italiana

Conclusioni

Valutando una discreta dimestichezza necessaria per il montaggio, mi rendo disponibile per la sola manovra di istallazione a titolo gratuito.

La scheda CTCSS descritta e disponibile contattando direttamente l’autore dell’ articolo che avete appena letto. Per info  Inviare  email  iw8ezu@gmail.com.