Partitore resistivo di tensione

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In elettrotecnica, acquisire un concetto pur semplice che possa essere, è utile a comprendere il “perchè” di numerosi fenomeni, anche dal punto di vista matematico. Un semplice partitore di tensione o comunque un lato di una rete composto da una serie di due o più resistenze, è possibile semplificare i calcoli al fine di ottenere la differenza di potenziale che si dispone ai capi di uno dei resistori facente parte di essa.

Partitore di tensione

Il circuito della figura precedente prevede due resistori in serie alimentati da una sorgente di valore 20 Volt. Al fine di ottenere la differenza di potenziale che si dispone ai capi del resistore R2, utilizzando le nozioni dettate dalla seconda legge di Ohm, si ragiona in questo modo:

Vr2 = R2 * Itot dove Itot è calcolata in questo modo: Itot = E / R1+R2

sostituendo nel primo calcolo Itot con la seconda relazione matematica, si ottiene:

Vr2 = E * (R2/(R1+R2))

Quindi il calcolo si velocizza e semplifica utilizzando questa ultima relazione, definita “regola del partitore di tensione”

Volendo esprimere il tutto in forma teorica corretta, possiamo dire che, in un partitore composto da due o più resistori in serie, la differenza di potenziale che si dispone ai capi di uno dei resistori è data dalla tensione in Volt applicata alla serie che moltiplica un fattore di riduzione ottenuto dal rapporto tra il valore della resistenza considerata e la somma delle resistenze appartenenti al ramo.

Quindi nel caso dello schema di esempio nella figura in alto:

Vr2 = E * (R2/(R1+R2))

Vr2 = 20 * (5000 / (5000 + 2200)) = 13,88v

Conclusione

L’aspetto puramente teorico dell’argomento anche se tra i più semplici è rivolto a chi pratica elettronica come hobby e vuole approfondire e a chi studia e cerca un riepilogo veloce al posto di caterbe di formule

Sitografia e note

Il disegno dello schema elettrico è ottenuto utilizzando il simulatore online https://www.partsim.com/